IL MUSEonline DEI
CAVATAPPI
“Cavare tappi" ", non è soltanto il gesto meccanico
per "aprire una bottiglia". Stappare una bottiglia ha un suono piacevole
per il nostro palato, un rito preciso meticoloso, potremmo addirittura
paragonare questo gesto ad un’arte. Innanzitutto il cavatappi nasce in funzione
del tappo e non è vero il contrario.
Esistono diverse
affascinanti ipotesi sule origini del cavatappi. Una di queste la fa risalire
alla metà del '400, direttamente collegata alla produzione di armi in quanto la
tipica struttura a vite spiraliforme veniva
utilizzata per rimuovere le palle di piombo incastrate nelle bocche dei cannoni
nonché per recuperare la stoppa usata
per pulire le canne delle armi. Esistono testimonianze scritte riselanti al
1680, in cui si legge che la famosa Armeria inglese Messrs Holtzapffel di
Charing Cross, ottenne il brevetto per la produzione artigianale di questo attrezzo.
Successivamente abbinata alla produzione di armi si affiancò quella dei
cavatappi, allora noti come "viti per bottiglie".
Una seconda
plausibile ipotesi afferma che il precursore dei cavatappi fu il punteruolo per
botti: in una pala d'altare del 1450 circa è raffigurata una suora che spilla
vino da una botte grazie ad un a questo primitivo attrezzo.
Sicuramente
l’esigenza di un vero cavatappi nasce dopo la seconda metà del ‘600 quando si
diffuse l’abitudine di far invecchiare il vino in bottiglia e conseguentemente
estrarre il tappo in sughero.
Dopo la metà del
Seicento, con l'uso di invecchiare il vino in bottiglia, si diffuse la
necessità di un oggetto capace di “cavare”, ossia rimuovere il tappo in
sughero.
Ma il vero primo
brevetto che permise di passare dalla produzione artigianale a quella in serie,
è da attribuire al reverendo inglese Samuel Henshall.
Da allora ad oggi,
l’evoluzione dei cavatappi ha seguito quindi oltre alle mode raffinate,
originali e curiose, in primis l’evoluzione delle bottiglie stesse.
Con il nostro
piccolo MUSEOnline vogliamo
incuriosirvi ed appassionarvi nei confronti di questi originali e
importantissimi attrezzi che ci permettono di godere fin dal primo gesto del “nettare
degli dei”.
Il cavatappi sono
tutti accomunati da una parte fissa: LA VITE
Questo termine che
deriva dal latino vitis (vigna) in
modo premonitore già era legato al concetto di vino, oggi assume il significato
di “avvolgimento”.
Esistono svariati
modelli di viti, elicoidale, piena, a passo ridotto, archimedea e a filettatura
inclinata.
E esistono anche
diversi modelli di cavatappi:
- TASCABILI
- SEMPLICI
- A MECCANISMO
- A LEVA
- MULTIUSO
- FIGURATIVI
Bibliografia:
Bidault Gérard: Les Fabriques Francais de Tire-Bouchon 1820-1970. Pubblicato dall’autore, 2000.
De Sanctis Paolo & Fantoni Maurizio: Le Collections, TIRE-BOUCHONS. Celiv, Paris.1993.
Munaretti Bertazzo Ottilia: L’Arte dei Cavatappi. Skira Editore, Milano, 2005.
Wallace Fletcher: British Corkscrews Patents from 1795. Brighton, England, Vernier Press, 1997.
Watney Bernard M. & Babbidge Homer D.: 600 TIRE-BOUCHONS DE COLLECTION. Edita, Lausanne, 1983.
CAVATAPPI A MECCANISMO
• CAVATAPPI CON CAMPANA A MOLLA
“Cavatappi con meccanismo a campana” Collezione privata
Ecco un esempio di cavatappi con campana a molla. Mentre il verme penetra nel sughero, la molla si comprime; in seguito distendendosi, favorisce l’estrazione del tappo.
In Germania, durante il secolo scorso sono stati fabbricati numerosi cavatappi di questo tipo.
(Testo tratto da: ”Cavatappi, Passione collezionismo” di Fréderique Crestin-Billet, 2001, Fabbri Editori)
CAVATAPPI FIGURATIVI
• CAVATAPPI CON CAMPANA APERTA
Il barista
qui raffigurato nell’atto di servire ironicamente una bottiglia d’acqua
minerale nasconde al suo interno un cavatappi a campana aperta. La testa stessa,
appoggiata al busto, non è altro che il manico del cavatappi. Questi esemplari
da tavolo in polvere di legno e resine sintetiche vengono chiamati “Syroco”,
acronimo della ditta americana produttrice, la Syracuse Ornamental Company, New York, che li stampò a cavallo
degli Anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso. Della stessa serie satirica fanno
parte anche un frate, un clown e la caricatura del senatore Volstead, autore
del provvedimento legislativo contro il consumo di bevande alcoliche in pieno
Proibizionismo.
(Testo tratto da: ”Cavatappi,
Passione collezionismo” di Fréderique Crestin-Billet, 2001, Fabbri Editori e Collana
“Mostre della Biblioteca della Regione Piemonte”, n. 17/2012)
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